attività
Residenza Artistica di Staged Photography
Nell’ambito del programma della Residenza, gli artisti hanno prodotto in totale 12 opere fotografiche ispirate agli affreschi dell’itinerario Bormida Gotica situati in diversi castelli, chiese e cappelle della Valle Bormida, nelle regioni Liguria e Piemonte. In aggiunta, sono state create 8 opere fotografiche come progetti personali.
12 opere fotografiche ispirate agli affreschi dell’itinerario
Deborah Zuanazzi
ITALIA
Fotografo professionista indipendente dal 2010, Inanis (38, Parigi) ha forgiato una carriera tutt’altro che lineare, un percorso intrigante e avventuroso.
Chiamato “artista” fin dall’adolescenza, ha sempre respinto l’etichetta finché non ha trovato finalmente la sua passione dopo aver studiato scienze, gestione e comunicazione. In un colpo di ironia, è nato #mythologies quando era sul punto di abbandonare la fotografia per intraprendere una nuova strada nella sua carriera. Il progetto si presenta come una dichiarazione d’amore alla storia dell’arte. Per Inanis, la fotografia è solo un medium, un mezzo attraverso il quale esplorare pittura, scultura e persino engraving, tutte radicate nelle questioni contemporanee.
Durante la sua residenza artistica, Inanis ha esplorato una leggenda antica. Secondo la leggenda, quando i genitori del giovane tornarono a Santo Domingo de la Calzada per dare l’ultimo saluto al figlio condannato a morte, lo trovarono ancora vivo, grazie all’intervento miracoloso di San Domenico. Sorpresi da tale evento, i genitori si rivolsero alle autorità per informarle. Il Corregidor (sceriffo) di Santo Domingo, scettico riguardo al miracolo, rispose che il loro figlio sarebbe stato tanto vivo quanto il gallo e la gallina arrostiti che stava per mangiare in quel momento. Tuttavia, appena pronunciò queste parole, il gallo e la gallina arrostiti sul piatto si alzarono istantaneamente, le loro piume ricrescendo e iniziarono a cantare, confermando così il miracolo accaduto.
Per le sue opere, Inanis ha esplorato il fresco “Miracolo di Santo Domingo della Calzata della Cappella di San Rocco.
Inanis
FRANCIA
Fotografa fine art e artista digitale italiana. Il suo viaggio artistico inizia con lo studio dell’arte fin da giovane, evolvendosi in sperimentazioni con la fotografia pittorica. Utilizzando la macchina fotografica come medium, trasforma il suo mondo interiore in immagini, sempre partendo da uno schizzo della sua visione.
Oltre alla sua maestria pittorica, le opere di Deborah ci immergono in un universo fantastico e surreale, ottenuto con maestria nella post-produzione, elemento chiave del suo straordinario lavoro.
Durante la sua residenza, Deborah ha lavorato con le vite di tre martiri femminili, ciascuna privata di una parte del proprio corpo: i denti di Sant’Apollonia, gli occhi di Santa Lucia e i seni di Sant’Agata. Deborah ha rappresentato questa mancanza nel suo lavoro con sottigliezza, utilizzando sangue finto anziché optare per l’esplicità presente nei dipinti tradizionali. Oltre a questo, ha esaminato anche la figura di San Sebastiano.
Per portare alla vita le scene, Deborah ha trovato ispirazione nei luoghi stessi dove queste storie hanno avuto luogo: l’Antica Parrocchiale di San Martino a Lignera (Saliceto), l’affresco di Sant’Apollonia nella Cappella del Castello dei Caldera a Monesiglio, la Chiesa di San Rocco a Levice, il Santuario della Madonna del Carmine a Prunetto e la Chiesa di San Giovanni Battista a Roccaverano.
Michela Chiarizio
ITALIA
Nata a Torino il 23 gennaio 1992, Michela Chiarizio laureata in Scienze Biologiche, ha scoperto la passione per la fotografia nel 2013, specializzandosi inizialmente nella fotografia naturalistica e successivamente nella macrofotografia, grazie al suo profondo background culturale.
Nonostante la mancanza di studi artistici o di grafica, Michela ha sempre interpretato la fotografia come un mezzo espressivo più che documentato. Nel 2021, ha abbandonato l’egemonia del mondo degli insetti per dedicarsi alla fotografia di soggetti umani.
Il 2022 ha segnato una svolta significativa quando Michela si è specializzata nel ritratto pittorico, esplorando per la prima volta la fotografia indoor. Con la Fotografia Pittorica, la sua espressione artistica ha preso il sopravvento, definendosi e posizionandosi in modo unico. Oltre all’aspetto visivo, Michela ama accompagnare le sue opere figurative con la scrittura, coniugando fotografia e parole in un progetto unico che riflette la sua visione artistica e narrativa.
Per le sue opere, Michela ha esplorato la figura di Santa Apollonia di Alessandria e ha raffigurato il Santo Graal attraverso l’incontro della dama e del cavaliere. La dama tiene in mano una coppa, simbolo del suo potere femminile e fonte di ispirazione vitale, rappresentante il Graal. Nella creazione di queste opere, Michela si è ispirata agli affreschi dell’Antica Parrocchiale di San Martino in Lignera e alla Cappella del Castello dei Caldera.
Germán Luque
SPAGNA
Germán Luque a soli 28 anni, ha già conquistato il mondo della fotografia con la sua maestria nel ritratto e la sua abilità unica nell’utilizzo della luce. I suoi primi passi nell’arte risalgono all’infanzia, e da allora ha sperimentato con la fotografia pittorica, usando la macchina fotografica come medium per dare vita al suo mondo interiore e alle sue idee.
Specializzato in ritratto e concetto, Germán ha completato gli studi in fotografia professionale, focalizzandosi anche sulla moda e altre discipline. Questa solida formazione gli ha permesso di tradurre le sue preoccupazioni concettuali e creative in opere d’arte, spesso radicate nelle sue esperienze personali.
Le sue opere sono state ampiamente diffuse su riviste e libri, e hanno fatto la loro comparsa in mostre in diverse città di Spagna e America Latina. Dal suo debutto espositivo nel 2018, Germán ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il prestigioso Premio di Fotografia dell’Ateneo di Málaga e un plauso nel Concorso Internazionale Contemporarte.
Durante la residenza, Germán ha dato vita a due opere d’arte. La prima, una fotografia, ritrae l’Arcangelo Michele mentre pesa le anime, un’iconografia intrisa di simbolismo che si ispira alla Chiesa di San Nicoló a Bardineto (SV). Per la seconda opera, Germán ha tratto ispirazione dalla storia del santo raffigurato nell’affresco di Santa Maria del Casato: un eremita, conosciuto come Giovanni di Pietro Bernardone ma soprannominato Francesco, che, mentre meditava sulla Passione di Cristo, fu attraversato da raggi di luce, causando le stigmate nelle sue mani, piedi e costato. Le persone stigmatizzate, il cui corpo riflette le ferite di Cristo durante la sua passione, sono sempre state oggetto di devozione, timore, riverenza e studio. Nelle sue rappresentazioni, Germán si è ispirato alla Chiesa di San Nicoló a Bardineto (SV), a Santa Maria del Casato e alla Chiesetta di San Rocco a Levice.
Rocío García Pérez
SPAGNA
Originaria di Málaga, Rocio è una talentuosa artista multidisciplinare specializzata nella narrazione attraverso la luce.
Dopo essersi laureata in Comunicazione Audiovisiva e aver completato un Master in Regia Fotografica Cinematografica, Rocio ha fatto il suo debutto artistico nel 2017 con la mostra “Arte come Destino”.
La sua esplorazione nella fotografia costruita diventa un medium unico per raccontare storie, esprimere emozioni e sfidare la percezione. Socialmente impegnata, Rocio crede nell’arte come strumento per l’inclusione sociale e il cambiamento. Nel suo mondo artistico, crea un equilibrio tra autoritratto e surrealtà, abbracciando la nostalgia e i ricordi d’infanzia.
Al di là delle tecniche convenzionali, Rocio Garcia Perez bilancia con maestria la fotografia artistica, la produzione cinematografica e la gestione culturale.
Per la sua creazione, Rocio ha lavorato su un legame unico tra i diversi luoghi dell’Itinerario Bormida Gotica, combinando vari personaggi in una scena complessa. Partendo dalla figura di Santa Brigida, una donna pionieristica che fondò la Comunità di San Salvatore, Rocio ha interpretato e integrato le sue azioni e il suo contesto storico. Santa Brigida, insieme ad altri santi come Santa Lucia, Sant’Apollonia e Sant’Agata, viene ritratta in scene che rappresentano il loro martirio, catturando l’intensità e la drammaticità degli eventi. Attraverso la rappresentazione dettagliata e realistica di queste figure sacre, Rocio ha cercato di trasmettere l’importanza e l’impatto delle loro vite e dei loro sacrifici. La presenza della Vergine Maria e di Maria Maddalena completa la scena, aggiungendo un tocco di spiritualità e contemplazione.
Alcuni dei luoghi in cui si è ispirata Rocio sono, l’Antica Parrocchiale di San Martino a Lignera (Saliceto), l’affresco di Sant’Apollonia nella Cappella del Castello dei Caldera a Monesiglio, la Chiesa di San Rocco a Levice e il Santuario della Madonna del Carmine a Prunetto.